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Collana Giandan “RossoGiadan” in argento 925 – Corallo e Q.Lemon – Mod. CAR790 –

Collana Giandan “RossoGiadan” in argento 925 – Corallo e Q.Lemon – Mod. CAR790 –

Collana Giadan realizzata in argento 925 e pietre naturali Corallo e Q.Lemon – Mod. CAR790 –

Le pietre naturali aggiungono un tocco di autenticità e di connessione con la natura, mentre l’argento 925 placcato oro conferisce un’eleganza e un’aura di raffinatezza alla collana.
Linee classiche ed equilibrate, dalla realizzazione accurata e raffinata, capaci di essere indossate in ogni tempo e mai fuori luogo, linee che seguono la tradizione della gioielleria Made in Italy.

Lunghezza 47 cm ( regolabile)
Nikel free. Made in Italy.

Collana e bracciale di corallo rosso, lavorazione “tessito”, oro giallo e argento dorato

Collana e bracciale di corallo rosso, laorazione “tessito”.
Le piccole sfere intrecciate di corallo rosso mediterraneo e le sfere in oro giallo, rendono questo gioiello esclusivo ed unico.
Il gioiello viene montato a mano con il sistema a “tessito”.
Grandezza sfere 3,5 cm
Collana: peso 81 gr e lunghezza 48/49 cm circa.
Bracciale: peso 34 gr e lunghezza 20 cm circa.
La chiusura è in argento dorato e su richiesta può essere sostituita previo preventivo.

I pallini di Corallo sono tra i pezzi più lavorati dai maestri artigiani di Torre del Greco.
La realizzazione della perfetta forma sferica ed annessa foratura sono un’arte antica della città torrese.
Si tratta di pezzi complicatissimi, sia per forma che per grandezza.
Solitamente hanno un diametro di 3 millimetri, e vengono lucidati e forati al centro per poi comporre i gioiello finito.
Con i pallini vengono create splendide collane e meravigliosi bracciali ed orecchini, che possono essere ad infilatura semplice o tessita, la quale risulta anche la più affascinante per la composizione degli orecchini tessiti.
Ma prima della tessitura (che affronteremo in un altro post su Corallove, promesso…) vediamo ora come avviene la foratura dei pallini.

LA “BUCATURA”
La tecnica della foratura, detta anche “bucatura”, è antichissima ed invidiata in tutto il mondo (tanto da ricevere le attenzioni anche in un servizio televisivo guardabile qui).
La foratura viene utilizzata in particolar modo per i lavorati in liscio.
E’ il caso, appunto, dei pallini di Corallo.
I pallini di corallo come tutti i semilavorati hanno bisogno di essere forati per comporre il gioiello.
Sia foropassante che a mezzo foro. Quella della foratura è una tecnica puramente artigianale.
Anticamente veniva esercitata mediante la pressione della mano della “bucatrice” su un arco, facendo ruotare vorticosamente il fuso e l’ago che questo porta.
L’ago veniva poggiato sul pallino di corallo, bucandolo con l’aiuto di acqua.
Oggi i maestri artigiani di Torre del Greco utilizzano speciali bucatrici.
Si tratta di macchine alimentate a motore e dove persiste un getto d’acqua continuo.
La presenza dell’acqua è necessaria sia per il macchinario in uso, sia perché permette all’artigiano di creare fori senza alterare o spaccare i pallini di Corallo.
Solo gli artigiani con grande esperienza riescono nella pratica della foratura, essendo una tecnica molto delicata ed al tempo stesso veramente pericolosa dato il diametro ridotto del pezzo.

Bracciale con pepite di corallo rosso sardo montate su argento dorato 925

Bracciale con pepite di corallo rosso sardo montate su argento dorato 925 con chiusura a scomparsa.  Gr. 30

Il corallo vanta storie antichissime, tra queste, le donne dell’antica Roma usavano accessori di corallo per attirare gli uomini; polveri di corallo erano usate come incensi di Venere nel XVI secolo e candele rosse o rosa circondate da pezzi di corallo venivano accese per attirare l’amore.